Ancora molto giovane, diventa allievo del maestro fiorentino, Giovanni Spinicchia, del quale conserverà memoria perchè la di lui lezione segna quella naturale attitudine alla pittura manifestata sin da bambino. Coltiva oltre alle arti visive, anche la musica e le arti letterarie, sopratutto la poesia. Studia e applica possibili varianti alle tecniche pittoriche tradizionali per creare opere uniche. La tendenza a configurare tutte le arti sotto un solo interesse, soprattutto il tentativo di trovare un trait d’union fra arte, musica e poesia giustifica, in pittura, la predilezione, per quel tipo di astrazione riconducibile agli albori dell’espressione aniconica.
Espone in eventi di alto prestigio sopratutto in ambito nazionale.
Soggetti: astrazioni liriche, astrazioni musicali, temi introspettivi, temi biblici.
Tecniche: olio, acrilico, miste, su tela, su carta, su legno.
Nicolò F. Ricciardi
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